REGISTRI DEL SONNO | prove di eresia
[70'']
Un docufilm di Piccola Compagnia della Magnolia
Vincitore del Bando Crowfunder35/Eppela
Ideato e diretto da | Giorgia Cerruti
Elaborato da | Giorgia Cerruti, Davide Giglio, Raffaella Tomellini
Riprese | Irene Castrogiovanni, Luca Ceccopieri
Montaggio | Luca Ceccopieri
Organizzazione | Angelo Pastore
Segreteria di produzione | Emanuela Faiazza
Si ringraziano Antonio Presti, Mimmo Lucano, Don Pino De Masi, Agostino Pantano, Costanzo Gatta, Daniele Squassina
Progetto sostenuto da TAP/Torino Arti Performative, Eppela/CRT, Fondazione CRT Note&Sipari,
con il supporto delle residenze creative di DRACMA/Centro Residenze Calabria, Gli Scarti/La Spezia, Sardegna Teatro/Nuoro, Circuito Lombardo Claps/Brescia
αἵρεσις - haíresis - eresia - scelta
REGISTRI DEL SONNO | prove di eresia
La compagnia di produzione Piccola Compagnia della Magnolia, attiva da diciotto anni in Italia e all’estero nel campo delle performings arts, elabora un primo progetto legato all’audiovisivo. Si tratta di un docu-film. Il tema è l’eresia. Il docufilm nasce da un’indagine a tappe condotta durante l’anno 2021 sul territorio nazionale. L’esplorazione, condotta attraverso una serie di captazioni video, è scaturita dal desiderio, e insieme dall’esigenza, di testimoniare per immagini cinematografiche l’impulso alla ribellione quotidiana dei cittadini di oggi, sviscerando il tema dell’eresia contemporanea nel suo significato etimologico di scelta.
Il set deputato alla raccolta di testimonianze: una stanza, dominata da un vaso in cui bruciare un oggetto significativo scelto per l’occasione e da un letto, spesso simbolo di stasi e noia, qui perimetro di un risveglio e di una consapevolezza condivisa.
COME SI SVILUPPA LA CONFESSIONE ERETICA?
La persona viene fatta accomodare in una stanza spoglia e asettica. All’interno trova un braciere ed un letto singolo. La persona si infila nel letto, si mette nella posizione solita con cui dorme. Chiude gli occhi. E sta. Un attimo… un minuto. Dopo qualche minuto riapre gli occhi e restituisce/confessa un pensiero o atto eretico, del passato o del possibile futuro. Riferisce la traiettoria eretica che dirige o ha diretto una scelta della vita, che orienta il proprio essere. Chi è. Oppure chi avrebbe scelto di essere? La libertà d’espressione è assoluta e l’orizzonte cui attingere altrettanto. Poi scende dal letto e brucia in un recipiente un oggetto che ha portato.
Il docufilm REGISTRI DEL SONNO | prove di eresia nasce come un catalogo di videoconfessioni eretiche che hanno abbracciato cittadini di varie età e provenienze geografiche. Una raccolta antropologica di addormentamenti e risvegli, di materiali umani, vivi e arsi.
Il nume tutelare che ispira il lavoro è il Pasolini di Comizi d’Amore.
I luoghi di raccolta delle “videoconfessioni eretiche” sono Torino, Polistena (Rc)/Centro Multidisciplinare DRACMA, Brescia/Circuito CLAPS, La Spezia/Gli Scarti-Centro di Produzione, Nuoro/Sardegna Teatro, luoghi nei quali la Compagnia ha svolto una residenza artistica nell’arco del 2021.
Il docu-film nasce nel 2022 ed è prodotto con il sostegno di: Tap/Torino Arti Performative, Fondazione CRT, Eppela Crowdfunding.
Il cuore del nostro docufilm REGISTRI DEL SONNO | prove di eresia è l’insieme delle idee e delle azioni che - attraverso il processo di raccolta delle testimonianze - mappano il pensiero di circa 70 cittadini italiani di differenti età e provenienza geografica. In un tempo di vittoria del consenso di massa, si tratta di una piccola ma significativa geografia degli “atti” eretici di un’Italia popolare e nascosta; atti che non finiscono nei libri, micro-storie che da racconto privato diventano eredità corale. Il docu-film diventa un catalogo in movimento contro il consenso, la violenza domestica, l’appiattimento globale, il giudizio acquisito, le aspettative familiari, il pregiudizio etnico e sessuale.
REGISTRI DEL SONNO | Prove di Eresia dà voce ad un’Italia coraggiosa, dove la fragilità è accolta come valore e dove anzi rappresenta spesso la molla per il cambiamento personale. I cittadini che hanno donato le proprie confessioni alla macchina da presa raccontano una pluralità: giovani adolescenti, anziani, uomini e donne in età lavorativa, artisti…